Scopri le meraviglie subacquee delle Isole Pelagie: acque cristalline, biodiversità straordinaria e emozionanti esperienze subacquee a portata di volo. Un paradiso per subacquei di ogni livello!
Le Isole Pelagie sono i Caraibi nostrani, soprattutto se si prende in considerazione il loro mare: temperature, colori, limpidezza e luminosità, sono le principali caratteristiche oggettive che portano lontana la mente del visitatore, in luoghi esotici. In meno di due ore di volo dallo scalo italiano più remoto, si atterra all’aeroporto di Lampedusa. Un privilegio. Così come è un privilegio, nel giro di qualche minuto dal proprio arrivo, poter raggiungere le spiagge oppure, per chi ha deciso di andare a Linosa, uno dei mezzi che collegano le due Isole.
Privilegio ancora maggiore per chi è interessato alla parte sommersa del mare, per chi è un subacqueo o desidera diventarlo: poter disporre di fondali e di una biodiversità senza pari, con pochissima fatica nei collegamenti, praticamente a poco più di un’ora da casa, non ha prezzo.
I subacquei esperti, cioè quelli già in possesso di un brevetto, hanno ampia possibilità di scelta tra i tanti siti d’immersione presenti a Lampedusa, Linosa e Lampione. Le prime cose che saltano agli occhi a chi è nuovo di queste parti, sono le caratteristiche del mare che, come dicevamo, non hanno pari nel Mediterraneo. Nei mesi estivi, la temperatura dell’acqua sfiora – e, a volte, supera – i trenta gradi centigradi, consentendo immersioni anche con una muta di soli 3 millimetri. La trasparenza e la luminosità, fanno il resto, esaltando i colori della vita marina: pesci pappagallo, madrepore arancione, spugne variopinte e altri splendidi organismi, rendono l’ambiente sommerso molto accattivante. In più, nelle isole di Lampedusa e Lampione, la bianca roccia di origine calcarea esalta la luce e i contrasti: a trenta metri di profondità, l’acqua è talmente trasparente e la luce così intensa, da far credere di essere poco sotto la superficie. Le immersioni sono tranquille – raramente in presenza di corrente o a profondità eccessive – e lo stato di confort e di conseguente rilassatezza, permettono al subacqueo di godere totalmente del momento. Affidarsi a uno dei diving center autorizzati a condurre immersioni è fondamentale, sia per la conoscenza che le loro guide hanno dei luoghi sia perché l’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie, organismo che regolamenta e sovrintende le attività marine, non ne consente lo svolgimento in autonomia. A proposito di AMP delle Isole Pelagie, merita assolutamente una visita alla sua sede, dove una bella esposizione permanente introduce chiunque alla conoscenza della biodiversità e delle tante specie marine presenti in questo ricco tratto di mare nostrum.
Coloro che invece non sono in possesso di un brevetto subacqueo, possono – sempre affidandosi alla professionalità dei centri sub e all’affidabilità dei programmi didattici utilizzati – conoscere questa fantastica attività facendo la loro prima emozionante esperienza subacquea (Discover Scuba Diving), in totale sicurezza e divertimento. Sono moltissimi i casi in cui un primo approccio carico di paure si trasforma immediatamente in uno stato di esaltazione ed entusiasmo, che induce a proseguire frequentando un corso di primo livello, per tornare poi a casa già in possesso di una certificazione base.
Anche i più piccoli possono fare la loro esperienza (e questo rende l’idea di quanto la subacquea ricreativa sia enormemente sicura): a partire da 8 anni compiuti, lo specifico programma Bubblemaker consente a loro di immergersi – a strettissimo contatto con un istruttore – e di provare i primi esaltanti respiri sotto la superficie. Nella nostra ultra decennale esperienza, ne abbiamo portati in immersione a decine e possiamo testimoniare che i bambini sott’acqua sono bellissimi e bravissimi: sembra che volino, liberi da ogni timore, tranquilli, totalmente fiduciosi, in un continuo stupore, attratti dai tanti organismi che li circondano.
Comunque, a prescindere dall’età, quando si iniziano a frequentare queste emozioni, si comprende con difficoltà chi sceglie di rimanere in spiaggia e, al massimo, fare una nuotatina di tanto in tanto. Perché un subacqueo non si limita più a essere un semplice osservatore del mare, ma ne diventa protagonista. Se, poi, si passa da osservatore a protagonista in un luogo così… si fa BINGO!