La Riserva Naturale Isola di Lampedusa

La Riserva Naturale Isola di Lampedusa, istituita nel 1996, protegge un'ampia zona costiera con ricchezze botaniche e faunistiche uniche. Tra i suoi tesori, la Spiaggia dei Conigli, habitat di nidificazione per le tartarughe marine. Grazie a interventi di Legambiente, la gestione sostenibile ha garantito la conservazione ambientale, promuovendo una fruizione responsabile. La spiaggia, premiata come la più bella d'Europa, ospita nidi di Caretta caretta, e volontari vigilano durante la stagione di nidificazione. La fruizione è regolamentata per tutelare l'ecosistema fragile e favorire un turismo consapevole.

Riserva Naturale Isola di Lampedusa: Paesaggio unico, spiaggia protetta per tartarughe. Turismo sostenibile, norme di fruizione e volontariato.

La Riserva Naturale Isola di Lampedusa è stata istituita nel 1996 dalla Regione Siciliana ed affidata in gestione a Legambiente Sicilia. Estesa per circa 360 ettari, comprende gran parte della costa meridionale dell’isola, dove ricadono le più interessanti espressioni del patrimonio naturalistico, caratterizzato da rilevanti emergenze botaniche e faunistiche. Per scoprire e conoscere più a fondo la straordinarietà della Riserva e dei suoi abitanti è sufficiente percorrere i differenti sentieri che si possono effettuare all’interno dell’area protetta e che permettono di osservare la vegetazione tipica costituita da timo, scilla e asfodelo, ma anche da meravigliosi esemplari di ginepro, carrubo, lentisco ed euforbia. Nella parte più occidentale della Riserva si possono invece ammirare le splendide vedute che si presentano dall’alto dei valloni, profonde incisioni che costituiscono un antico reticolo idrografico non più attivo e che sboccano a mare con piccole cale sabbiose o incantevoli valli sospese. Non mancheranno incontri con animali come il Gheppio, il Falco della Regina o il Falco Pellegrino, ma anche con una grande varietà di insetti e rettili, spesso unici e rari: a Lampedusa infatti molte specie sono di origine nordafricana e quindi assenti nel resto d’Italia! 

La Spiaggia dei Conigli

Uno dei luoghi più noti e suggestivi della Riserva è la spiaggia dei Conigli, che in ogni stagione dell’anno offre scorci panoramici mozzafiato. Più volte premiata come spiaggia più bella d’Europa e d’Italia, ha un grande valore anche dal punto di vista naturalistico, poiché sito di nidificazione della tartaruga marina Caretta caretta. Grazie al lavoro svolto negli anni dall’Ente Gestore dell’area protetta, in questa spiaggia è stato possibile conciliare la fruizione turistica con la conservazione della natura. Nel 1996 infatti, anno in cui è stata istituita la riserva, tutta la zona dei Conigli era oggetto di ogni sorta di abuso e degrado, ma oggi dopo oltre 25 anni di paziente lavoro l’area è potuta tornare al suo splendore, grazie ad una serie di interventi realizzati da Legambiente, che hanno permesso di coniugare natura e turismo: dai lavori di recupero ambientale agli interventi di rinaturalizzazione, dalla realizzazione dei sentieri di accesso ai progetti di conservazione delle specie minacciate come la tartaruga marina. Inoltre dal 2021 è attivo nei mesi estivi il servizio di contingentamento delle presenze, con accesso in numero limitato su due turni di ingresso: una scelta gestionale che ha migliorato ulteriormente la fruizione della spiaggia, garantendo la tutela e la conservazione di un ambiente estremamente vulnerabile e che allo stesso tempo ha permesso di offrire ai visitatori un’esperienza ancora più gratificante e sostenibile. è stato così dimostrato che le azioni di tutela rappresentano il principale strumento per ottenere un turismo sano e responsabile e con il sostegno dei visitatori è possibile garantire la conservazione della natura, promuovendo una fruizione sostenibile nel rispetto dell’ambiente.

Anche la tartaruga marina Caretta caretta è una frequentatrice di questa meravigliosa spiaggia, in particolare durante l’estate quando le femmine vi depongono le uova. Il ruolo fondamentale che l’isola di Lampedusa riveste nella conservazione della tartaruga marina si è rafforzato negli ultimi anni, dopo che Legambiente ha accertato la presenza di nidi di Caretta caretta anche in altre spiagge di Lampedusa, esterne alla Riserva Naturale.

L’ovodeposizione avviene di norma la notte: la femmina risale la spiaggia, e dopo aver individuato il punto adatto in cui scavare, fa una buca profonda circa 50 centimetri, in cui depone in media 80-100 uova. Prima di fare ritorno in mare, la tartaruga ricopre con cura il nido: da questo momento in poi il calore del sole provvederà allo sviluppo degli embrioni. Dopo circa 60 giorni d’incubazione le piccole tartarughe romperanno il guscio dell’uovo e risaliranno in superficie, pronte per intraprendere la strada che le porterà in mare. Solo le femmine, una volta raggiunta la maturità, faranno ritorno sulla terraferma per deporre le uova, laddove sono nate. La deposizione è un momento molto delicato nella vita di una tartaruga marina: adattata a vivere nell’ambiente acquatico, quando risale sulla spiaggia, si muove con fatica e compie grandi sforzi per portare a compimento questo eccezionale evento. Inoltre durante le diverse fasi di nidificazione la femmina è molto vulnerabile e qualsiasi rumore o fonte luminosa potrebbe indurre la tartaruga a ritornare in mare senza deporre. La continua sorveglianza della spiaggia, garantita dal personale della riserva naturale e dai volontari di Legambiente, consente di rilevare ogni evento di nidificazione: ogni nido deposto viene subito recintato e segnalato, per proteggerlo da eventuali predatori naturali e dalla presenza dell’uomo. 

Se oggi la spiaggia dei Conigli è considerata un esempio di gestione sostenibile è anche grazie al sostegno e alla collaborazione della comunità locale, dei visitatori e dei tanti volontari che ogni estate partecipano ai campi di volontariato: chiunque abbia voglia di trascorrere parte del proprio tempo libero in modo utile, può aderire all’iniziativa promossa da Legambiente e contribuire in modo attivo e concreto alla tutela della spiaggia, iscrivendosi in uno dei turni che si svolgeranno nella stagione estiva. Sarà compito dei volontari presenti in Riserva fornire informazioni ai turisti e renderli consapevoli del fatto che è estremamente importante che ciascuno di noi contribuisca alla conservazione dell’ambiente, attraverso comportamenti rispettosi e responsabili. I volontari saranno a completa disposizione dei visitatori: per qualsiasi curiosità, per conoscere più a fondo il regolamento di fruizione della Riserva o per comprendere maggiormente la biologia riproduttiva della tartaruga marina, potrete rivolgervi alle “magliette gialle” presenti sulla spiaggia dei Conigli!

Consigli per una fruizione più sicura e consapevole

È bene ricordare che se decidiamo di visitare la Riserva, poiché ci si trova all’interno di un’area naturale protetta, è necessario osservare alcune regole di fruizione, che permetteranno di rendere la visita un’esperienza più consapevole e piacevole, nel rispetto della natura. Indossiamo sempre scarpe chiuse e comode (da escursionismo) e un abbigliamento idoneo alla stagione e ai luoghi; portiamo sempre con noi una scorta di acqua: nella Riserva non sono presenti punti di ristoro; camminiamo solamente lungo i sentieri predisposti: è importante per la nostra incolumità, inoltre eviteremo di calpestare e danneggiare la vegetazione; evitiamo di creare disturbo con urla e schiamazzi: in questo modo avremo maggiori possibilità di avvistare la fauna selvatica e di godere dei suoni della natura.

Invitiamo chiunque decida di visitare la riserva, a prendere visione degli avvisi e delle tabelle informative collocate agli accessi e lungo i sentieri dell’Area Naturale Protetta. Nelle tabelle sono inoltre riportate, oltre agli eventuali divieti di accesso e transito, anche le principali norme che regolano la fruizione della riserva; a tal riguardo si ricorda che:

  • le escursioni sono consentite esclusivamente lungo i percorsi tracciati;
  • non è consentito introdurre in riserva armi o attrezzature per la pesca, disturbare o catturare gli animali, asportare o danneggiare la vegetazione, utilizzare il pietrame per bloccare i teli mare, abbandonare rifiuti;
  • non è consentito introdurre nelle spiagge della riserva cani o qualsiasi altro tipo di animale (ad esclusione dei cani guida per i non vedenti). I cani, muniti di guinzaglio, possono invece accedere lungo i sentieri della riserva (escluso il sentiero che porta alla spiaggia dei Conigli);
  • per la ridotta estensione e la presenza di aree a rischio idrogeologico, la spiaggia dei Conigli può ospitare un numero limitato di persone. Pertanto, al fine di tutelare l’ambiente naturale e di garantire una rispettosa esperienza di fruizione, nella stagione estiva si potrà accedere alla spiaggia dei Conigli in 2 turni di ingresso (mattino dalle 8.30 alle 13.30 e pomeriggio dalle 14.30 alle 19.30) per un numero massimo di 550 persone per turno (info e prenotazioni: www.prenotazionespiaggiaconigli.it). 

Per informazioni e per scaricare il Regolamento della Riserva, il Regolamento di Fruizione e la Carta dei sentieri consultate il sito della Riserva Naturale al seguente link: legambienteriserve.it/isola-di-lampedusa.

Per informazioni e prenotazioni per i campi di volontariato:  volontariato.legambiente.it

Invitiamo i fruitori dell’area protetta a rispettare le norme di fruizione e a rivolgersi presso l’Ufficio della Riserva per ulteriori chiarimenti e delucidazioni, anche in relazione ad eventuali aggiornamenti e sviluppi relativamente alle modalità di fruizione. 

Ufficio della Riserva Naturale Isola di Lampedusa
Via V. Emanuele, 25 – Lampedusa
Tel: 0922-971611

l’IsolaBella Periodico / Hub Turistico Lampedusa

Riproduzione vietata. Questo articolo è stato già edito in una pubblicazione ufficiale, se lo riproduci (in forma originale e/o modificata) senza l’autorizzazione dell’editore che ne detiene i diritti rischi di incorrere nelle sanzioni amministrative previste dall’Agcom per le violazioni del diritto d’autore. Scopri di più.

Continua a leggere..
Storia di Lampedusa

Storia di Lampedusa. L’affascinante passato di una piccola isola

La storia di Lampedusa è costellata di avvenimenti rilevanti: l’isola, situata nel cuore del Mediterraneo, è stata infatti un porto sicuro e punto di incontro per secoli. Da colonie greche e romane, passando per dominazioni normanne e aragonesi, fino al periodo agricolo e alla scoperta delle spugne. Il turismo, avviato con l’aeroporto nel 1968, ha cambiato il destino dell’isola. Nel 1986, l’attacco libico le conferì visibilità. Ora, protagonista nell’immigrazione, Lampedusa riflette sul passato e aspira a un futuro tra solidarietà, turismo e tutela ambientale.

Esplorazione autentica a Lampedusa: Trekking tra paesaggi mozzafiato, flora unica e avventure incontaminate in ogni stagione

Esplorando Lampedusa: Trekking tra natura selvaggia, flora unica e panorami mozzafiato

A Lampedusa, il trekking offre esperienze uniche in tutte le stagioni, rivelando paesaggi spettacolari, flora eccezionale e avventure tra sentieri e costa. L’isola, con la sua vasta riserva naturale e incisioni geologiche suggestive, promette una fusione perfetta di bellezza naturale e attività all’aria aperta. Dai fiori invernali alla profumata fioritura dell’aglio selvatico, il percorso attraversa spiagge, grotte e riserve naturali, offrendo una prospettiva eccezionale sulla ricca biodiversità dell’isola.

Subacquea a Lampedusa, Linosa e Lampione: A un passo da casa

Subacquea a Lampedusa, Linosa e Lampione: A un passo da casa

Le Isole Pelagie, con le loro acque cristalline e una biodiversità unica, offrono un paradiso subacqueo facilmente accessibile. Dalle temperature miti ai colori vibranti della vita marina, esplorare questi tesori nel cuore del Mediterraneo è un’esperienza indimenticabile per subacquei di ogni livello.